15.03, Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla
- Volontariato Sarpi
- 15 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
A volte è da eventi tragici che nascono iniziative per sensibilizzarci riguardo a temi ancora poco discussi e spesso sottovalutati. La Giornata del fiocchetto lilla conto i DCA, cioè i Disturbi del Comportamento Alimentare, è stata istituita nel 2012 dopo che un padre perse la figlia diciasettenne, bulimica, mentre era in lista d’attesa per il ricovero in una struttura dedicata.
Da allora ogni 15 marzo, data del decesso della ragazza, l’Associazione Mi nutro di Vita promuove iniziative per sensibilizzare, informare e far riflettere sui disturbi dell’alimentazione.
Nonostante si fosse iniziato a parlare di questi disagi e patologie di natura psicologica e psichiatrica già nel 1970 e si fosse attribuito il fiocchetto lilla per la lotta contro i DCA nel 1990, troppo spesso queste “malattie complesse determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo che portano a vivere con un’ossessiva attenzione alla propria immagine corporea, al proprio peso”, come le ha definite il Ministero della Salute, vengono sottovalutate e in alcuni casi accettate come normali.
In una società dove la forma fisica perfetta viene imposta dai social e dalle case di abbigliamento, i DCA si presentano addirittura nei bambini di 8-11 anni, negli adolescenti, prevalentemente nelle femmine, e anche negli individui con età fra i 40 e i 50 anni, in questo caso il sesso in maggiore incremento è quello maschile.
Secondo i dati riportati dal Ministero della Salute nel 2018, oltre 3 milioni di persone, più della metà adolescenti, erano affette da bulimia, anoressia e dal Disturbo da Alimentazioni Incontrollata. La prima è una condizione in cui la persona mangia eccessivamente per poi indursi il vomito, digiunare a lungo tempo e svolgere eccessivo esercizio fisico con assunzione di lassativi e medicine; nel secondo caso abbiamo invece un comportamento contrario, in cui il soggetto non mangia abbastanza a causa di una immagine distorta del suo peso e del suo corpo. In fine, il disturbo da Alimentazione Incontrollata è caratterizzato da una assunzione eccessiva di cibo in determinati periodi.
Queste sono solo tre fra le tante patologia che i Disturbi del Comportamento Alimentare provoca in piccoli e adulti, femmine e maschi. Con la pandemia questi disturbi si sono aumentati insieme ai ricoveri per i minori di 14 anni.
È quindi necessario che i DCA meritino la giusta attenzione attraverso un’incentivazione di interventi di prevenzione e di educazione alimentari, forse troppo spesso sottovalutati. Per esempio, FoodNet propone dei giochi per i più piccoli per riflettere sul fenomeno e fornire informazioni; o ancora, iniziative organizzate dal Centro Disturbi del comportamento Alimentare e Adolescenza o dall’Asl 2.
Purtroppo quest’anno non si è potuto fare nulla a causa delle restrizioni, ma questo non significa che dobbiamo aspettare il prossimo 15 marzo per ricordarci che ci sono persone che stanno soffrendo e stanno combattendo contro questi disturbi. È importante quindi che la sensibilizzazione riguardo a queste tematiche non si fermi, ma al contrario venga promossa soprattutto nelle scuole, ambiente maggiormente toccato.
Sottocommissione Cultura
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