25.03, Giornata Internazionale delle Vittime di Schiavitù
- Volontariato Sarpi
- 25 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La tratta atlantica ha origine nel XV secolo dalla grande richiesta di mano d’opera proveniente dalle nuove colonie europee nelle Americhe. Gli schiavi che venivano venduti agli europei erano solitamente vittime dell’espansione territoriale di stati imperialisti africani, oppure venivano catturati e venduti con l’avvento al potere di nuove forze politiche, spesso in cambio di armi da fuoco, cosa che a lungo andare ha aumentato nel continente africano lo scoppio di guerre e insurrezioni, dando forza militare a quelli che spesso erano partiti politici estremisti o con appoggio marginale. Lo schiavismo esisteva già da ben prima della colonizzazione delle Americhe, ma in questo periodo raggiunse numeri spaventosi: nel 1700 si crede che venissero forzatamente portati attraverso l’atlantico circa 100'000 schiavi ogni anno, fra uomini, donne e bambini. La giornata internazionale per il ricordo delle vittime di schiavitù della tratta transatlantica è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2007. In questa giornata si onora il ricordo di coloro che hanno sofferto o che sono morti per conseguenza della tratta transatlantica, una delle peggiori violazioni dei diritti umani della storia, durante la quale, per più di quattrocento anni, oltre 15 milioni di persone sono state strappate dalla loro terra natia e private della loro libertà per diventare proprietà altrui. È necessario ricordare gli errori e la sofferenza dei nostri antenati, le lotte secolari per la libertà e gli sforzi che ci hanno condotto alla situazione attuale e prenderle come monito, per capire i pericoli che ancora oggi il razzismo e l’intolleranza rappresentano per la nostra società e per eliminarli in modo definitivo. Durante la giornata l’ONU terrà assemblee e conferenze inerenti a un tema, che quest’anno è “porre fine all’eredità del razzismo e la schiavitù attraverso l’arte e l’educazione.
Sottocommissione Cultura
Comments