18.02, Giornata Mondiale del Risparmio Energetico
- Volontariato Sarpi
- 18 feb 2021
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La giornata mondiale del risparmio energetico è stata istituita nel 2005, un anno significativo per quanto riguarda la lotta per il cambiamento climatico. Per arrivare a quell’anno però, dobbiamo fare qualche passo indietro fino all’11 dicembre 1997 quando a Kyoto è stato firmato il primo accordo internazionale per ridurre le emissioni dei gas ad effetti serra.
In quell’anno erano circo 180 i Paesi firmatari, nel 2020 erano 192, tra i quali primeggia l’assenza degli Stati Uniti, responsabili del 36,2 % delle emissioni. Anche se il Protocollo di Kyoto è stato firmato nel 1997, è entrato pienamente in vigore solo nel 2005, con l’adesione della Russia. L’obiettivo che si sono prefigurati i Paesi industrializzati è di ridurre le emissioni dei principali gas serra inquinanti del 5,2 % rispetto ai dati del 1990 entro il 2020. Può sembrare una percentuale minima, ma la questione ambientale non era così sentita come oggi. A partire dallo stesso anno entra in vigore l’accordo di Parigi sottoscritto nel 2015. L’obiettivo che si sono prefigurati è quello di trattenere l’aumento della temperatura media globale sotto la soglia di 2°C e di limitare l’incremento entro 1,5°C.
Potremmo però considerare il 2018 come la data in cui si è iniziato a parlare e ad agire contro cambiamenti climatici più seriamente grazie a Greta Thunberg. A quindici anni inizia la sua protesta sedendosi davanti al parlamento svedese ogni giorno, con l’obiettivo di indurre il governo svedese a diminuire le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi citato sopra. Già nel 1992 Severn Cullis Suzuki, conosciuta come “la bambina che zittì il mondo in 6 minuti”, allora dodicenne, aveva parlato nella prima conferenza internazionale sull’ambiente a Rio de Janeiro degli effetti che stavano scatenando l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
In Italia la prima iniziativa lanciata per l’incremento del risparmio energetico è “Mi illumino di meno”, promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio 2 nel 2005. Questa campagna solitamente viene organizzata attorno al 16 febbraio. Durante questa giornata siamo invitati a ridurre al minimo il consumo di dispositivi elettrici. Nell’edizione del 2019, per esempio, hanno aderito a questa iniziativa ristoranti stellati, il Colosseo e altri monumenti nazionali, così come il Quirinale, il Senato e la Camera. Questa iniziativa non ha coinvolto solo l’Italia, ma anche altri Paesi all’estero come la Francia, l’Inghilterra e l’Austria dove rispettivamente hanno spento le luce la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater.
Esistono molti altri progetti che seguono lo stesso pensiero di “M’illumino di meno”, come “Sesto Senso”, “Gruppo Hera”, “MyDATEC” e tutti negli ultimi anni hanno riportato un incremento di adesioni e una diminuzione del consumo di energia. Quando parliamo di “energia” è bene ricordarsi da quali fonti viene originata: se da fonti rinnovabili come l’acqua, il vento e la luce solare, oppure se da fonti non rinnovabili come il petrolio, il carbone e gas naturale. Nonostante queste ultime siano ancora le più sfruttate in Italia, negli ultimi anni lo sfruttamento di energie rinnovabili sta aumentando.
Nell’ ultimo anno, complice la situazione pandemica, l’emissione di Co2 è diminuita dell’8,8% rispetto al 2019 e la richiesta di energia è calata del 6%. Nel frattempo lo sfruttamento delle risorse rinnovabili per produrre energia elettrica è arrivata a toccare il 28%; ciò dovrebbe comportare una diminuzione della richiesta del petrolio del 9%. Questi dati potrebbero subire un incremento sempre più positivo con l’attuazione dell’Eco bonus nel 2020 e con scadenza alla fine del 2021.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso questa misura offrendo contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni e agevolazioni fiscali per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica di edifici già esistenti.
In Italia ci si sta muovendo per incentivare il passaggio a un’energia più pulita e utilizzata con maggiore parsimonia. Il 18 febbraio è quindi una data simbolica fra i 365 di un intero anno per ricordarci che migliorare il nostro stile di vita è possibile e fa bene a noi e al nostro pianeta.
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